Quando parliamo di Art Déco facciamo riferimento ad una vera e propria forma d’arte trasversale, capace di coinvolgere non solo la pittura, ma anche l’architettura, l’arredamento e l’artigianato. Le forme geometriche essenziali diventano protagoniste assolute, accanto alla ricerca sorprendentemente innovativa di materiali alternativi da plasmare, come lacca, legno intarsiato, pelle di squalo o di zebra, acciaio inossidabile, alluminio, vetro colorato e ferro battuto.

Motivi e sagome di animali, fogliame tropicale, ziggurat, cristalli, motivi solari e getti d'acqua si trasformano in icone inconfondibili di uno stile ancora oggi usato e reinterpretato da molti designer. È proprio nella Francia degli anni Venti che Jean Deprés, già proprietario di un piccolo laboratorio orafo, rivoluziona il design della gioielleria, trasformando per la prima volta elementi della meccanica, come ingranaggi, pistoni e bulloni in gioielli pieni di grinta dal design essenziale ma deciso.

Sarà fondamentale il connubio con il grande incisore su vetro, Etienne Cournault, con il quale Deprés creerà i cosiddetti bijoux glaces: anelli, spille, braccialetti, pendenti e collane prevalentemente in argento con inserti in oro contenenti vetri incisi o decorati dallo stesso Cournault. Nel 1932 i “gioielli democratici” di Deprès, definiti così per la loro capacità di incontrare i desideri del pubblico ad un prezzo accessibile, saranno molto apprezzati al Salon des Artistes Decorateurs, aprendo la strada ad un periodo di forte sperimentazione su metalli e materie prime.

Fonte: http://orafoitaliano.it

Informazioni sulla foto: File:Art Deco style jewelry, 1915-1930, designed by Paul Flato - National Museum of American History - DSC06243.JPG|- da https://commons.wikimedia.org