Formazione e lavoro, alla ricerca del profilo specializzato che non c’è: la storia di Ivo Mancini Aziende a caccia di profili tecnici introvabili. Sembra uno scenario apparentemente paradossale nell’Italia della disoccupazione giovanile alle stelle, ma purtroppo si conferma come una triste realtà. Un fenomeno preoccupante se si pensa che nei prossimi cinque anni avremo bisogno di oltre 150 mila tecnici nei settori chiave della meccanica, della chimica, del tessile, dell’alimentare e dell’Ict. E in Toscana?
Nonostante la Toscana sia tra le regioni più virtuose in termini di risorse impiegate per la formazione professionale, la strada è ancora in salita, come conferma con lucida analisi Ivo Mancini, imprenditore toscano di Pisa che da anni denuncia le crescenti difficoltà nel trovare figure specializzate da inserire nell’azienda che lui stesso ha fondato nel 1962 - la CM Machines Spa – e che oggi conta 36 dipendenti. La ricetta per Mancini è semplice: aumentare le ore di pratica per i ragazzi che frequentano gli istituti tecnici per “sporcarsi le mani” e capire realmente il funzionamento del processo produttivo all’interno delle fabbriche.
Fonti: edizione cartacea della Nazione Toscana del 6 maggio 2018 – www.corriere.it