Negli ultimi venti anni l’approccio dei consumatori alla gioielleria è notevolmente cambiato, orientandosi verso il cosiddetto gioiello etico, di cui è possibile conoscere nei dettagli, non solo l’origine dei materiali, ma anche i processi produttivi ad esso collegati.
In sostanza, quando parliamo di gioiello etico facciamo riferimento a qualsiasi gioiello costituito da metalli riutilizzati o riciclati, che siano gemme o altri componenti come argento, oro e ottone. Un prodotto che rifiuta l’utilizzo di parti di animali o piante in via di estinzione e garantisce una retribuzione equa lungo tutta la catena di approvvigionamento. Il successo della gioielleria etica è testimoniato dalla presenza di un numero sempre crescente di brand nati con l’obiettivo di rivoluzionare il settore attraverso un approccio più sostenibile: una visione che va di pari passo con l’estetica minimalista tanto amata dai millennials e non solo, che coniuga l’etica e la sostenibilità a gioielli piccoli, dal design delicato e leggero da indossare da soli o mixati tutti insieme in gran numero. Fonte: www.vanityfair.it