Nonostante le oscillazioni subite negli ultimi due anni dal prezzo dell’oro, questo metallo prezioso - duttile alla lavorazione e raro - da sempre considerato un bene pregiato, continua ad esercitare un ruolo chiave nell’economia mondiale. Oltre ai cambiamenti geopolitici, il mercato dell’oro è stato fortemente influenzato dall’entrata in scena di nuovi attori: Cina, India e Turchia hanno determinato una riduzione dell’80% delle tonnellate di oro lavorato in Italia.
In mancanza di un robusto piano di commercializzazione e cooperazione strutturale, le aziende del settore orafo italiano hanno subito un forte contraccolpo, anche se nel 2017 con una prima ripresa dell’export - che attualmente conta l’85% della produzione orafa italiana – il settore ha riacquistato una buona dose di ottimismo. Strategiche per il nostro paese sono le aree di distribuzione di Dubai, Hong Kong e Stati Uniti, quest’ultimi particolarmente importanti come mercato di destinazione puro per l’alta gioielleria. E il futuro? Prodotto, motore di ricerca e consumatore sono sotto alla lente di ingrandimento delle aziende che vogliono essere competitive in un mercato che sta cambiando pelle: Google - motore di ricerca per eccellenza - diventa il nostro personal shopper, indirizzando le scelte di consumatori sempre più digitali. La qualità percepita lega il consumatore all’identità stessa del brand, rendendolo un suo testimonial grazie anche all’uso massiccio dei canali social.
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